Il Presidente della Reggina Calcio incontra l’Agape

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È stata una visita gradita quella fatta  dal presidente della Reggina Luca Gallo al centro comunitario Agape, un piccolo regalo per i 50 anni dell’associazione fondata da don Italo Calabrò per rispondere alle tante forme di povertà del territorio reggino. Il responsabile Mario Nasone, presenti una rappresentanza dei volontari e dei giovani ospiti dei  centri  collegati all’associazione,  accogliendo il presidente Gallo nella sede del Centro, ha ricordato che quei locali erano la casa di Don Italo Calabrò, un luogo di accoglienza per tanti diseredati che si rivolgevano a Lui ma anche una sorta di sala parto di tanti progetti di solidarietà e di opere sociali che proprio in quelle stanze sono nati per rispondere alle tante emergenze sociali.

Un impegno che oggi i suoi successori continuano a vivere ed a sviluppare, non ultimo il programma Liberi di scegliere per i giovani strappati alla ‘ndrangheta che ha visto don Italo precursore  già negli anni ’80 del lavoro oggi svolto dal Tribunale per i minorenni e che vede i volontari dell’Agape impegnati a collaborare.

Un percorso quello di Agape  dove anche lo sport ha avuto un ruolo perché ha permesso a tanti giovani con disabilità di fare esperienze di socializzazione e di valorizzazione delle loro abilità, come testimoniato da una di loro presente all’incontro,  Nicoletta Mormile della polisportiva Il Gabbiano  Campione d’Italia nei mt 200 Stile Libero nel 2009. Non si è parlato solo di calcio. E’ stata anche una occasione per dare uno sguardo più ampio sulla città e sulla sua voglia di riscatto.

Ringraziando il presidente Gallo della sua generosa disponibilità a investire tempo e risorse per la rinascita della Reggina Calcio è stato ricordata anche la funzione sociale che la squadra ha svolto nel contesto reggino rappresentando uno dei pochi  elementi  di appartenenza comune  e di coesione sociale in cui storicamente si è riconosciuta la popolazione della città e della  provincia reggina. Un patrimonio ed una storia  che il nuovo Presidente della Reggina, dopo avere ringraziato per l’opportunità che gli è stata data di conoscere  questa importante esperienza di servizio agli ultimi, ha affermato di volere valorizzare e rilanciare la storia della Reggina calcio convinto da calabrese che non bisogna piangersi addosso ma rimboccarsi le maniche per la rinascita della nostra città, non solo sul versante  sportivo. Ha motivato la sua scelta di guidare la società come un atto d’amore verso la terra da cui è nato e dalla quale non si è mai staccato.

Sentendo le esperienze di fragilità  ma anche di impegno concreto raccontate dalla coop Soleinsieme, dai giovani volontari, dall’avv. Giuseppe Marino vice presidente Agape e coordinatore di provinciale di Libera che ha parlato di esigenza di avere in città  una imprenditoria sana, ha risposto che il lavoro nella legalità  deve essere la chiave del cambiamento e  su questo tema  ed altro ancora è disponibile anche  fare la sua parte per sostenere le esperienze di sostegno e d’inclusione sociale dei minori a rischio  e dei soggetti svantaggiate promosse dal centro Agape.

Rivolgendosi ai tanti giovani con disabilità presenti li ha fatto felici annunciando che li vorrà ospiti graditi in tutte le partite  che la Reggina giocherà in casa chiedendo in cambio “un tifo a squarcia gola” Impegno rispettato nella gara con la Viterbese, una presenza che ha portato bene per la squadra che ha conseguito una vittoria importante.

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