Il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, già impegnato nel progetto ‘Liberi di scegliere’ per il sostegno educativo dei ragazzi provenienti da contesti familiari di criminalità organizzata, ha avviato un’altra iniziativa di rilevante impatto sociale, estendendo le sue finalità di tutela dei minori e delle famiglie mediante un raccordo con la rete sociale del territorio. E’ stato infatti siglato un protocollo d’intesa tra il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, il Centro Comunitario Agape, Save The Children ed Unicef, con l’obiettivo di attuare una trasversalità operativa a supporto dei bambini in difficoltà e delle famiglie in crisi. Sarà fornito un servizio multidisciplinare di ascolto informale ed esplicativo che risponderà alle esigenze di conoscenza dei diritti azionabili, dei possibili strumenti di tutela e della fruizione concreta dei servizi esistenti sul territorio, agevolando in tal modo il percorso verso una reale inclusione sociale. Il Presidente del Tribunale per i minorenni, Dott. Di Bella, a fronte della drammatica percentuale sulla povertà minorile in Calabria, strettamente correlata alla marginalità sociale e familiare, ha evidenziato l’importanza di un raccordo con il privato sociale locale e nazionale, al di la dell’impegno istituzionale del territorio talvolta non sufficiente, che sia in grado di generare sistemi virtuosi di potenziamento della tutela dei minori e delle famiglie. Pensando ai quartieri degradati di Arghillà, a Reggio Calabria, e della Ciambra, a Gioia Tauro, si comprende come l’esperienza dei ‘Punti Luce’ di Save The Children -realizzati a Gioisa, Scalea e San Luca- debba essere implementata anche in questi contesti per creare luoghi di aggregazione e inclusione sociale rispondenti ai bisogni di crescita dei minori. In tal senso, Raffaella Milano, referente nazionale di Save The Children, ha precisato come la sigla del protocollo costituisca un’esperienza pilota in Italia che dovrebbe estendersi anche in altri distretti. La stessa si è subito resa disponibile ad agire con nuove alleanze educative in altri territori a rischio, partendo proprio da Arghillà e recandosi per la visita del quartiere. Anche il Presidente dell’Agape Mario Nasone, puntando sull’apertura del Tribunale alla comunità, ha tratteggiato l’importanza di un ‘Tribunale amico’, attento ai bisogni dei più piccoli, che guardi al contesto chiedendo la collaborazione di tutta la rete associativa già attiva sul territorio, con lo scopo di arginare le condizioni di disagio ambientale, familiare e sociale, da cui derivano, quali epifenomeni disfunzionali, la dispersione scolastica, la devianza e la delinquenza minorile. Un ruolo significativo verrà svolto dagli avvocati della Camera Distrettuale Minorile di Reggio Calabria, rappresentata da Alessandra Callea, Giuseppe Marino e Pasquale Cananzi, i quali hanno espresso grande soddisfazione per la prosecuzione di una esperienza di collaborazione istituzionale già avviata con l’Autorità Giudiziaria minorile, che adesso si arricchirà di percorsi formativi rivolti alle scuole ed agli operatori, con l’obiettivo di calarsi nel mondo dei ragazzi, dei bambini e delle loro famiglie, ascoltando le loro istanze e supportando i soggetti che istituzionalmente sono preposti alla prevenzione dei disagi manifestati. L’avv. Lucia Lipari, in rappresentanza del gruppo di avvocati della “Marianella Garcia” dell’Agape, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei professionisti che credono nel valore sociale dell’attività professionale gratuita, a salvaguardia dei più deboli, ancor più significativa nell’ottica del protocollo sottoscritto poiché connotata da una stretta collaborazione tra istituzioni e privato sociale. I Presidenti del Comitato Unicef Regionale della Calabria e Provinciale di Reggio Calabria, rispettivamente Dott. Francesco Samengo e Pietro Marino, rinnovando la coesione operativa già attuata con il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, consolidata con il protocollo regionale del 6.10.2017, hanno ribadito la necessità di una presenza efficace di agenzie sociali sul territorio, stante le molteplici criticità del sistema istituzionale di intervento sociale in Calabria. In sintesi con il protocollo sottoscritto, si vuole intervenire ‘a monte’, a prescindere dal ruolo strettamente giudiziario del Tribunale per i minorenni. Si ritiene fondamentale un impegno culturale, etico, che incida sul disagio sociale attraverso il superamento delle condizioni che lo hanno determinato. Da qui la richiesta di collaborazione con il privato sociale con il quale costruire modelli sociali ed educativi forti, in grado cioè di orientare i bambini ed i giovani verso scelte di vita coerenti con i principi della civile convivenza. Sartre ricorda che il ‘segreto del successo sta nell’avere un progetto di vita e poi nel seguirne le istruzioni’. Oggi, l’obiettivo del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, unitamente a tutti i magistrati che vi operano, è quello di concedere ai minori l’opportunità di progettare il loro futuro, offrendo però le ‘istruzioni d’uso’, ovvero il potenziamento dei valori educativi e le condizioni o possibilità concrete per la realizzazione delle aspettative future. Ne va della credibilità della società civile e dello Stato nel suo insieme, avendo la piena consapevolezza che ogni comportamento delinquenziale minorile costituisca l’ultima testimonianza del fallimento di un’intera collettività nell’adempimento dei suoi compiti educativi.
Gli sportelli di ascolto informale ed esplicativo si attiveranno dal mese di febbraio 2018 e saranno due:
c/o il Tribunale per i Minorenni Via Marsala 13 tutti i Mercoledì dalle ore alle ore telefonando per appuntamento a 3284577970-3357864907-3493430518;
c/o il Centro Comunitario Agape Via P. Pellicano 21/h, tutti i Lunedi dalle ore 15,30 alle 17,30 telefonando per appuntamento a 0965 330927- 3939363898.
Sarà, altresì, disponibile una mappatura dei servizi attualmente esistenti sul territorio reggino, per i minori e le famiglie.
fonte: http://www.strettoweb.com/