POSA PRIMA PIETRA MARIOTTI

Eccellenza Rev.ma, ill.me Autorità, Amici tutti;

questa giornata rappresenta per la Comunità Agape e per la Piccola Opera Papa Giovanni una tappa importante nel cammino accanto ai fratelli che vivono Situazioni di particolare difficoltà.

Non poteva esserci modo migliore per ricordare i 20 anni della nostra esperienza.

Sì, sono passati 20 anni da quando, nel dicembre 1968 abbiamo dato vita in San Giovanni di Sambatello alla Piccola Opera Papa Giovanni per condividere con un gruppo di giovani emarginati i loro problemi, la loro drammatica situazione.

E nello scegliere la data odierna per l’inizio dei lavori di questo Centro abbiamo voluto ancora richiamarci a Papa Giovanni, alla sua figura, a noi sempre tanto cara.

Ricordiamo infatti oggi il 30° anniversario dell’annuncio fatto da Papa Giovanni il 25 gennaio del 1959 del Concilio Ecumenico Vaticano II, che ha aperto per la Chiesa una nuova epoca.

Sappiamo anche che oggi nella liturgia ricorre la festa della Conversione di S. Paolo Apostolo che approdando ai nostri lidi portò a Reggio nel lentano ‘61 il messaggio di salvezza del vangelo di Cristo.

Non possiamo non vedere in queste circostanze nuovi motivi di speranza

e di incoraggiamento per proseguire con gioia il nostro impegno di promozione

accanto agli ultimi.

Così come l’attenzione che oggi riscontriamo in larga parte della società a favore dei giovani portatori di Handicap, attenzione impensabile appena venti anni fa, ci dà la forza per testimoniare i valori della solidarietà, sentendoci uniti con tutti coloro che, pur con diverse motivazioni, sono concretamente impegnati come noi nella lotta contro l’emarginazione.

Quello che vogliamo realizzare su questo terreno generosamente donatoci dalla Prof.ssa Maria Mariotti è un Centro che possa accogliere, durante il giorno, dei giovani portatori di Handicaps Psichici e impegnarli, con l’aiuto di specialisti e di operatori sociali in attività riabilitative in modo che possano esprimere nel grado loro meglio consentito tutte le loro potenzialità, e sono tante!

I1 progetto è stato redatto dall’Architetto Giuseppe Cammara, direttore dei lavori sarà l’ing. Fortunato Vizzari, impresa costruttrice la Ditta Malara: tutti nostri amici, da anni a noi vicini.

E anche nostra intenzione realizzare nello spazio adiacente alla costruzione un centro sportivo aperto anche ai giovani della zona e ciò non solo per dare una risposta ad una esigenza vivamente avvertita da tanti giovani della nostra città, ma anche perché la nostra struttura vuole integrarsi pienamente nel tessuto sociale circostante. potuta

Per quanto riguarda l’opera cui oggi si dà inizio abbiamo potuto constatare la sensibilità degli Enti Locali, in particolar modo della Regione Calabria, dell’Amministrazione Prov.le e del Comune di Reggio che ci hanno dato un consistente contributo.

Lo stesso Comune di Reggio tramite l’Assessorato ai Servizi Sociali è intervenuto recentemente per potenziare il nostro laboratorio di ceramica che tra qualche giorno sarà trasferito da S. Domenica di Gallico in locali più idonei già individuati nella zona di Pentimele.

Va anche ricordato con gratitudine il sostegno di tutte quelle persone generose che hanno valuto darci una mano per partire per questa nuova esperienza.

Siamo certi che sia da parte della Regione che degli Enti Locali e degli Amici tutti non ci mancheranno ulteriori aiuti indispensabili per portare a compimento l’opera, il cui costo previsto è di £ 600.000.000. A tutt’oggi abbiamo ricevuto, tra contributi e offerte, £ 370 milioni. Mancano, quindi, £ 230 milioni.

Per la riuscita del programma di riabilitazione riteniamo fondamentale

un sempre maggior coinvolgimento delle famiglie dei giovani portatori di Handicap. Non ci può essere promozione autentica se manca l’aiuto di questa componente essenziale che è poi quella che vive giorno dopo giorno le più gravi difficoltà, spesso tra l’incomprensione degli altri.

Ci accorgiamo che i bisogni della gente, e in particolare dei giovani cambiano continuamente: è nostro dovere stare attenti a quest’evoluzioni e interpretarle nel modo più corretto possibile perché pronta e adeguata sia la nostra risposta.

Nessuno di noi potrà restare indifferente di fronte alle richieste di aiuto che da più parti vengono poste. Non a caso abbiamo voluto ricordare nel nostro cartoncino di invito per questa sera che “camminando s’apre cammino!”

Grande motivo di gioia e che ci dà forza per proseguire, ci viene proprio dal gesto compiuto da alcuni giovani già accolti presso una delle strutture promosse dall’Agape in questi anni. Essi sono stati tra i primi a rispondere al nostro appello per la costruzione di questo Centro con una generosa offerta di £ 700.000 ed assieme ad essa ci hanno regalato un mattone che mai abbiamo portato qui questa sera perché sia benedetto come simbolo della solidarietà dì tutti.

Molti di questi nostri giovani amici vivono ancora in situazioni di difficoltà economica e di grave disagio, ma il loro dono, frutto di reali sacrifici sta a confermare, se ce ne fosse bisogno, che solo chi è stata amato, chi ha ricevuto è in grado di amare e di donare.

Per noi questo mattone vuole essere il segno della continuità del nastro

impegno accanto e con chi vive e lotta tra le difficoltà della vita.

Ma l’impegno più importante che ci assumiamo oggi è quello di essere capaci di creare con questo Centro una struttura dove insieme alle migliori tecniche riabilitative si possono sperimentare la solidarietà, l’amore perché di questo oggi l’uomo ha disperatamente bisogno.

Al nostro Arcivescovo chiediamo di volere benedire questo nostro rinnovato impegno, a tutti voi il sostegno e lo stimolo delle vostre proposte e della vostra amicizia.

La grazia di Dio ci renda sempre capaci di essere seminatori e testimoni di amore.

Reggio Cal. 25.1.1989

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